venerdì 25 gennaio 2008

AUGURI MARXISTI-LENINISTI PER IL 2009, NEL NOME DI MARX, ENGELS, LENIN E STALIN!

Iscritti e simpatizzanti del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, compagni di base dei falsi partiti comunisti revisionisti, opportunisti e gestori interessati dello Stato borghese e capitalistico, lavoratori del braccio e dell’intelletto dell’Italia e dell’Europa, proletari di tutti i paesi della Terra, il 2008 è stato un altro terribile anno di schiavitù padronale, di barbaro sfruttamento del lavoro proletario da parte della classe capitalistica, di aumento della miseria collettiva, di ulteriore rapina e distruzione delle risorse del Pianeta da parte dell’imperialismo e di impressionante estensione delle guerre imperialistiche di occupazione, di sterminio, di sfruttamento e di rapina di tanti popoli. L’ultima, infame tragedia imperialistica di quest’anno è rappresentata dal genocidio che in queste tragiche ore il governo imperialistico dello Stato d’Israele sta impunemente consumando, col sostegno concreto degli Stati Uniti d’America, dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e della Comunità Europea, nei confronti dell’eroico popolo palestinese, che vive prigioniero, assediato, affamato e bombardato nella striscia di Gaza e sull’intera nazione palestinese da oltre 50 anni. A questo popolo martire, che Israele vuole cacciare dalla propria terra millenaria, il P.C.I.M-L. esprime tutta la propria solidarietà umana e fraterna, ideale, di classe e rivoluzionaria con l’auspicio che presto una nuova e superiore ondata di rivoluzioni proletarie possano attaccare e demolire l’attuale dominio imperialistico in Medio Oriente e sull’intero Pianeta e conseguentemente consentire al popolo palestinese di poter continuare a vivere nella libertà e nel socialismo sulla propria terra d’origine.
Il 2008 è stato l’anno dell’acuirsi dell’ennesima crisi del disumano sistema capitalistico, è una crisi strutturale che scaturisce dalla natura sociale della produzione e dall’accaparramento privato, cioè capitalistico, della ricchezza prodotta dalla classe lavoratrice operaia e intellettiva, è una crisi di sovrapproduzione delle merci, che le masse popolari non hanno la possibilità di acquistare per soddisfare le proprie esigenze primarie di vita, sicché da una parte le merci giacciono dei depositi della classe capitalistica sfruttatrice e dall’altra le masse sfruttate soffrono la fame e le privazioni d’ogni genere. Una crisi che è nata dalla spregiudicatezza finanziaria del capitale alla ricerca di sempre maggiori profitti per sopravvivere e continuare a dominare l’economia mondiale e che, com’era prevedibile, presto si è estesa alle aziende e alla produzione, ma il suo epicentro è costituito dall’impoverimento massiccio delle masse lavoratrici che non hanno più potuto pagare i debiti accumulati e acquistare le merci prodotte per soddisfare le più elementari esigenze di vita quotidiana. E’ la tragica e ripetuta crisi del sistema produttivo e distributivo capitalistico che sta causando la caduta della produzione, il ricorso alla cassa integrazione guadagni, licenziamenti in massa e chiusura delle fabbriche. I più penalizzati sono i lavoratori precari, mentre cassintegrati, pensionati, salariati e stipendiati, chi di più e chi di meno, soffrono tutti povertà generalizzata e mancanza assoluta di prospettive in questo regime di dittatura capitalistica.
Lo Stato e il governo capitalistico mentre soccorrono, coi soldi della collettività, le banche e le aziende in crisi loro amiche e alleate di classe ignorano sostanzialmente le proibitive condizioni di vita delle masse popolari. L’informazione capitalistica, interamente posseduta e controllata dai padroni o dallo Stato borghese cerca di far passare l’idea che si tratti di una crisi normale, che non investe e non mette in discussione il sistema sociale capitalistico, il quale continuerà a sopravvivere, e che presto sarà superata. Al contrario, questa è solo una delle infinite crisi che si susseguono nel sistema capitalistico, fondato sulla disuguaglianza sociale e sulla dittatura economica e sociale che la classe padronale esercita sull’intera società. Esiste un solo modo per mettere fine alle crisi e alle sue nefaste conseguenze sulla classe lavoratrice: sopprimere il modo di produzione e di distribuzione capitalistica sostituendolo con quello socialista, perché nella società socialista le forze produttive, cioè il lavoro intellettivo e materiale dell’uomo, sono pienamente sviluppate e soddisfano appieno i bisogni di vita di tutti gli uomini, perché la produzione è organizzata in base ai bisogni popolari e non ai profitti padronali derivanti dallo sfruttamento del lavoro e perché i mezzi di produzione sono di proprietà di tutto il popolo. Il proletariato può uscire dal dramma delle crisi capitalistiche che si ripetono senza fine solo abbattendo il capitalismo e costruendo il socialismo.
Purtroppo la crisi economica in atto non segnerà ancora la fine del capitalismo sulla Terra, perché oggi il proletariato non è nuovamente maturo dal punto di vista di classe e rivoluzionario, non ha riacquistato la propria coscienza e autonomia di classe, non costituisce ancora classe per sé e nella stragrande maggioranza è dominato e condizionato dalla cultura politica revisionista e opportunista e dal sindacalismo borghese e di regime padronale. Pure negli ultimi tempi talune organizzazioni politiche e sociali della sinistra cosiddetta di “classe” nel loro furore revisionista e movimentista hanno diffuso una falsa immagine della realtà sociale dando ad intendere che da questa crisi la classe proletaria può uscire vincente verso la conquista del socialismo. Con grande dolore dobbiamo constatare che disgraziatamente non è così, che la realtà è negativamente diversa e che nel rapporto dialettico con le masse popolari i comunisti devono essere sempre sinceri e leali, perché il facile ottimismo parolaio non serve a costruire una fase rivoluzionaria e la disillusione ha lo stesso tragico significato dell’approssimazione nell’analisi e del tradimento. Nessuna fase rivoluzionaria può essere ricostruita senza la presenza di un forte partito di classe e rivoluzionario, che possa organizzare e guidare le masse verso la loro rivoluzione socialista. Il P.C.I.M-L. deve ancora rafforzare la propria struttura organizzativa ed ottenere il riconoscimento e il sostegno necessario della classe operaia per poter lanciare la parola d’ordine della rivoluzione socialista e della conquista del potere proletario nel nostro paese. Piuttosto i lavoratori e i pensionati che stanno pagando, e che pagheranno ancor di più nel corso del 2009 e oltre, il duro prezzo della crisi capitalistica devono riflettere sulle cause e sulla natura della crisi che li affama e li induce alla disperazione ed effettuare, finalmente, quella scelta di classe politica e rivoluzionaria indispensabile che li induca a militare e lavorare nell’unico partito della rivoluzione socialista e del socialismo che esiste in Italia e che si chiama P.C.I.M-L. e ciò per avvicinare il momento della rivoluzione socialista, della fine del capitalismo e della costruzione della nuova società socialista.
Per il 2009 il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista non a caso formula auguri marxisti-leninisti alla classe lavoratrice e lo fa nel nome dei quattro e unici grandi maestri del proletariato internazionale Marx, Engels, Lenin e Stalin. Tutta la storia passata del proletariato del mondo ci ha insegnato che solo la dottrina del marxismo-leninismo, cioè libera da ogni condizionamento revisionista, opportunista ed economicistico e unitamente all’esistenza di un vero e forte partito di classe e rivoluzionario, può condurre alla vittoria il socialismo prima e il comunismo dopo. A questa certezza non vi sono alternative e la conferma ci viene dall’esistenza e dall’attività del Partito Comunista bolscevico e dalla vittoria della gloriosa Rivoluzione d’Ottobre. Per i marxisti-leninisti seguire quel percorso vincente è un obbligo ed è l’unica possibilità per abbattere il capitalismo e costruire il socialismo, per condurre alla vittoria la classe proletaria su quella borghese e per mettere fine al potere religioso temporale sul mondo, potere da sempre alleato dei ricchi sfruttatori, del capitalismo e dell’imperialismo e attivamente impegnato contro la conquista del potere politico da parte della classe lavoratrice e la prospettiva della costruzione della società socialista, potere millenario che alla lotta di liberazione dei popoli dallo sfruttamento padronale nazionale e internazionale contrappone l’umiliante e schiavizzante pratica dell’elemosina e dell’ingannevole e deviante proposta di umanizzazione del sistema di sfruttamento capitalistico, sistema disumano e disumanizzante di cui ci si può liberare solo abbattendolo con la rivoluzione socialista.
L’internazionalizzazione dello sfruttamento capitalistico della forza-lavoro, cioè la cosiddetta economia globalizzata, o meglio il dominio economico e politico imperialistico sul mondo, richiedono urgentemente la riorganizzazione internazionale dei coerenti partiti marxisti-leninisti in base alla gloriosa esperienza vissuta della Terza Internazionale, fondata da Lenin e Stalin del 1919. I partiti marxisti-leninisti e il proletariato di tutti i paesi della Terra hanno immediato bisogno di riavere una guida e un aiuto internazionalista. Che il 2009 possa essere l’anno di avvio della riorganizzazione internazionale dei coerenti partiti marxisti-leninisti oggi esistenti nei vari paesi, a partire dalla costituzione di un coordinamento internazionale capace di analizzare gli avvenimenti e di orientare la lotta di classe e rivoluzionaria delle forze che operano per la rivoluzione socialista e l’avvenire comunista secondo la dottrina e la strategia del marxismo-leninismo, costituito unicamente dal pensiero e l’opera inseparabili e imperituri di Marx, Engels, Lenin e Stalin. Un augurio comunista è tanto più apprezzato e
recepito dalle avanguardie operaie e dalle masse sfruttate e schiavizzate dal capitalismo quanto più si richiama all’attualità della rivoluzione socialista e del socialismo e quanto più coerente e credibile è il percorso indicato per raggiungere la vittoria finale. Tali sono l’augurio e l’impegno ideologico e politico del P.C.I.M-L..

AUGURI DI CLASSE E RIVOLUZIONARI PER IL 2009!
AUGURI DI AVANZAMENTO E DI VITTORIE PER IL MARXISMO-LENINISMO!
AUGURI DI UNITA’ INTERNAZIONALISTA DEI PARTITI MARXISTI-LENINISTI!
AUGURI PER LA MORTE DEL CAPITALISMO E LA VITTORIA DEL SOCIALISMO!
AUGURI DI SUCCESSO PER IL 2° CONGRESSO NAZIONALE DEL P.C.I.M-L. DEL 2009!
VIVA I NOSTRI GRANDI MAESTRI MARX, ENGELS, LENIN E STALIN!
VIVA IL MARXISMO-LENINISMO!
VIVA L’AVVENIRE SOCIALISTA E COMUNISTA!
VIVA LA LOTTA DI CLASSE CONTRO IL REVISIONISMO E L’OPPORTUNISMO!
VIVA I COERENTI PARTITI COMUNISTI MARXISTI-LENINISTI DI TUTTO IL MONDO!
VIVA IL PARTITO COMUNISTA ITALIANO MARXISTA-LENINISTA!

Forio (Napoli) Italia, 1 gennaio 2009.

Il Comitato Centrale del P.C.I.M-L.